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AUMENTO DELLA DOMANDA – Legna da Ardere e Pellet

LEGNA DA ARDERE E PELLET – AUMENTO DELLA DOMANDA

Alla luce di una situazione particolarmente critica, ci sentiamo di trasmettere alcune informazioni generali per sensibilizzare i consumatori sul problema di approvvigionamento della Legna da Ardere e Pellet.

Il 12 marzo 2022 l’algoritmo di Google ha registrato un’impennata di click sul tema pellet e legna.
Queste ricerche sono aumentate sospinte dall’onda della crisi energetica e climatica attuale.
I timori legati alla guerra e alla crisi economica hanno inoltre messo sull’attenti una grande fetta della popolazione.
L’aumento del 320% dei prezzi dell’energia nei soli primi tre mesi dell’anno ha portato alla corsa verso la ricerca di un riscaldamento alternativo.
Le scelte inoltre seguono quelle che sono le tematiche dell’efficientamento energetico e dell’importanza sull’impatto ambientale.
Il pellet sembra farne da apripista!

 

Facciamo dunque chiarezza sulla situazione attuale del mercato dello stesso in Italia e nel Mondo.

Questo mercato, ha avuto negli ultimi tempi, una crescita esponenziale, dovuto anche e soprattutto alla situazione di scontro fra Russia ed Ucraina.

MERCATO ITALIANO: il consumo annuo in Italia ammonta a circa 3,4 milioni. Il 90% è di importazione, di fatto solo 400mila tonnellate vengono prodotte in loco.

I PAESI FORNITORI: stanno piano piano perdendo interesse ad esportare nel nostro mercato per diversi motivi:

  • Minor costo di trasporto in altri paesi (per via dell’aliquota IVA più bassa)
  • Impatti della svalutazione dell’€: le importazioni via nave sono state fortemente penalizzate da molte variabili tra le quali anche i cambi valuta.
  • Importazione via nave e impatto Covid-19: si è dovuto far fronte prima ad un calo di domanda che ha inciso sul blocco di nuovi ordinativi di navi e conseguenti blocchi cantieri per la sostituzione obbligatoria dei motori a tutela dell’impatto ambientale.

Successivamente c’è stato un aumento della domanda che ha reso gli spazi nave insufficienti. Poi la situazione LockDown ha visto crearsi file lunghissime di navi ferme in attesa di sbarco e questo ha creato un vantaggio per tutti i carichi che possono pagare di più, contenenti merci costose o più leggere.
questo ha fatto si che molte compagnie abbiano deciso di recedere dai contratti per aumenti spropositati rispetto agli accordi presi.

  • Importazioni via gomma: la scarsa disponibilità di autisti, a seguito delle nuove normative 2021 che regolamento il trasporto autostradale, e l’aumento del prezzo del gasolio ha portato aumenti del + 30% sui costi di trasporto.
  • Guerra in Ucraina: tutte le esportazioni di pellet da Russia (2,5 milioni di Ton) e Bielorussia (600 mila ton) sono bloccate così come tutte le certificazioni

Le fabbriche in Ucraina sono bloccate -> mancano 3,5 milioni di Ton sul mercato mondiale (10% dell’intera produzione)

Questo aspetto colpisce anche la Legna da Ardere, in quanto la Germania ha dirottato gli acquisti verso la Bosnia e Croazia.
Il risultato è un aumento esponenziale della domanda con conseguente aumento dei prezzi.

PREVISIONI

Le stime per la stagione 2022/2023 parlano di una disponibilità inferiore del 25/30% rispetto agli anni precedenti!

Alla luce di quanto esposto, il CIRCOLO AGRARIO FRIULANO cercherà di gestire al meglio la situazione lavorando sulla PROGRAMMAZIONE sia in entrata che in uscita, mantenendo un rapporto di piena trasparenza nei confronti di tutti i nostri consumatori.

 

 

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